Il traduttore professionista integerrimo inorridirà: se sei italiano, NON PUOI scrivere in inglese.

Ma suvvia, tutti lo fanno. Perché? Perché è la lingua più usata al mondo, e perché non tutti possono interpellare Margaret la direttrice del British Institute ogni volta che vogliono postare un commento su Instagran.

Dai fashion blog più strafalcionati ai profili aziendali tradotti dall’ufficio internazionalizzazione cose caserecce, tutti proviamo a tradurre in inglese i nostri pensieri sul web.

Se pensi di sapere bene l’inglese e per motivi di portafoglio non puoi consultare un professionista, assicurati di non incappare in questi errori perché il tuo testo non sembri una maccheronata italiana. Ecco 6 tra i calchi di traduzione dall’italiano all’inglese più comuni, e qualche soluzione per aggirarli:

  • Rappresenta: sebbene il verbo “represent” esista, non sempre suona così bello e naturale. Se parliamo di numeri (es. “rappresenta l’80% dei casi”), usiamo piuttosto “account for”. In quasi tutti gli altri casi, il verbo essere è un ottimo rimpiazzo. Ad esempio: piuttosto che this product represents, scrivi banalmente this product is.
  • Vantiamo: lo vediamo spesso tradotto con “we boast”. Al di la del fatto che vantarsi non è mai simpatico, l’uso di boast è particolarmente spocchioso in inglese. Se vuoi mantenere l’enfasi sulla tua fonte d’orgoglio, scegli piuttosto “we pride ourselves on”, puntando sulla finezza del fiore all’occhiello.
  • Grazie a: in italiano siamo molto gentili e ringraziamo tutti. “Grazie alla nostra collaborazione”, “grazie a questo processo”, “grazie all’innovazione dell’era digitale”. In inglese, siamo un po’ più cafoni e ringraziamo un po’ meno. Invece di “thanks to”, usiamo più spesso “with”, “through”, “due to”, “as a result of/due to”.
  • Dedicato a: l’italiano dedica laboratori a funzioni particolari, dedica mostre ad artisti. Gli inglesi preferiscono la schiettezza: direbbero “a room for”, “an exhibition on/about”, piuttosto che “dedicated to”.
  • Dotato di: non tutto è “equipped with”. Se non si tratta di un’attrezzatura vera e propria, opta per la semplicità con with – ad esempio, se ciò di cui sei dotato è un forte senso dell’umorismo.
  • Estetica: nella maggior parte dei casi, il termine inglese “aesthetic” richiama il mondo dell’arte, dei canoni e della filosofia. Nel linguaggio di tutti i giorni, preferiamo usare “appearance”, “look”, “design” o “beauty” a seconda del contesto.

Hai dubbi sulla traduzione di qualche parola dall’italiano all’inglese?

Scrivimi e li tratterò nel prossimo post! 🙂

 

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